Il Nuovo Ministro Dell’Economia È Già Un Eroe In Grecia

Ne riparleremo poi quando arriveranno i fatti, ma, per ora, Yanis Varoufakis è sicuramente il Ministro del Governo Tsipras che sta dando più spettacolo sul palcoscenico politico

Stiamo sempre parlando di politica e, si sa, la politica vive di finzione. Vorremmo però mostrarvi il video nel quale il neo Ministro dell’economia greco, Yanis Varoufakis, ha letteralmente dato un calcio “là dove non batte il sole” alla troika.

Atene, conferenza stampa congiunta di Varoufakis e del Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem (tanto per intenderci, è il genio che parlò di “modello Cipro” in seguito al disastroso finto salvataggio del sistema bancario cipriota). L’evento di fronte alla stampa internazionale si sta ormai concludendo, quando Varoufakis, eroe moderno per buona parte dei greci (e non solo), decide senza pensarci troppo di sganciare la bomba, affermando una cosa che, in italiano, suonerebbe così:

“…e con questo comitato creato in malo modo, noi non vogliamo cooperare. Grazie”

Il “comitato creato in malo modo” è, se non si fosse capito, nientemeno che la troika.

Dijsselbloem aspetta alcuni secondi prima di reagire (il tempo di ascoltare la traduzione delle parole del Ministro), e, una volta compreso il messaggio, si alza e se ne va.
Nell’andarsene, dice qualcosa a Varoufakis, una frase che, secondo la stampa greca, sarebbe stata:

“You’ve just killed the troika” (“Hai appena ucciso la troika”)

“You’ve just killed the country”(“Hai appena ucciso il paese”)

Per chi volesse conoscere meglio il Ministro dell’Economia greco, consigliamo un video in cui viene intervistato in inglese dalla BBC:

Noterete che Varoufakis sembra essere un uomo molto razionale e dotato di una capacità di analisi economica ben superiore alla media (ci riferiamo soprattutto al passaggio in cui dichiara che il prestito della troika ad Atene avrebbe creato danni sia ai greci, sia agli altri europei, spiegando che un debito non ripagabile non può essere risolto con un nuovo debito). Tuttavia, stiamo parlando di politica e, dunque, le nostre conclusioni le trarremo dai fatti, non dalle parole.