La BCE non sta facendo abbastanza per l’Eurozona

draghi merkel

Forse qualcuno non se n’è reso conto, ma la BCE in questo periodo non sta solo respingendo una necessaria politica monetaria espansiva, ma si vedono addirittura segnali di una stretta monetaria negli ultimi mesi

draghi merkel

Fondamentalmente, una banca centrale può avviare una politica monetaria espansiva (o restrittiva) in due modi:

- modifica dei tassi di interesse (i tassi vengono abbassati per attuare una politica espansiva, alzati per attuarne una restrittiva)
effettuare operazioni di mercato aperto (cioè comprare titoli di Stato per aumentare la base monetaria o venderne per ridurla)

Sappiamo bene che la BCE sta tagliando i tassi ormai da anni per cercare di “attutire” il tonfo dell’economia dell’Eurozona, ma cosa possiamo dire sul secondo punto ?
Il grafico seguente parla da sé:

Dalla fine del 2012 ad oggi la BCE ha ridotto la quantità di titoli di Stato (e altri asset) in suo possesso, il che significa che li ha venduti: la BCE sta in realtà adottando una politica monetaria restrittiva.

Ora, per carità, Draghi ha ragione quando spiega ai giornalisti che, in realtà, sono i Governi che dovrebbero avere più coraggio nell’adottare politiche fiscali espansive, ma sul piano della politica monetaria la BCE non ha scusanti, l’Europa potrà permettersi una politica monetaria restrittiva solo quando il PIL sarà in netta crescita ovunque e, quindi, il rischio inflazione sarà sensato.
Peccato che, come probabilmente vi sarete resi conto, siamo in una situazione esattamente opposta: l’Eurozona è sì fuori dalla recessione, ma i tassi di crescita sono ancora minuscoli e parlare di ripresa non è sensato per il momento, senza poi dimenticarci dell’incubo deflazione verso il quale ci stiamo pericolosamente avvicinando (il primo esempio è, per ora, la Grecia).

 

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