La grande giornata dei mercati azionari e di Mario Draghi

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Wall Street era chiusa oggi per via della Festa dell’Indipendenza, ma in Europa le borse hanno avuto una delle migliori giornate dall’inizio dell’anno

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Ci sono volute ben due banche centrali per spronare i mercati, ma il risultato è stato davvero spettacolare. Oggi, infatti, sia la BOE sia la BCE hanno avuto due conferenze stampa davvero molto simili tra loro in cui hanno affermato che i tassi di interesse rimarranno bassi ancora a lungo.

L’effetto di questa dichiarazione (quasi) congiunta è stata la più classica delle correzioni:

1) Sterlina e Euro hanno subito una massiccia ondata di vendite (normale vista la correlazione inversa tra tassi di interesse e tassi di cambio in un’economia).

2) Le borse Europee hanno letteralmente preso il volo (meno prevedibile, ma non per questo inspiegabile)

Lo scenario economico monetario è cambiato in poche settimane: la posizione della Fed sembra essersi improvvisamente irrigidita (ma vedrete che alla fine non sarà così), questo sta facendo sì che la BCE sia vista dai mercati come la nuova Fed (ma anche questo non durerà probabilmente). Il nostro attore principale in materia monetaria continua comunque ad essere il Giappone, il quale ha solo da guadagnarci in questo stato di transizione della politica monetaria.

Ben Bernanke ha convocato una conferenza stampa per la settimana prossima, questo ci fa pensare che la Fed possa già rivedere l’idea del tapering del QE, anche in seguito alle parole di Draghi. Non si può infatti pensare che una banca centrale, nel sistema monetario odierno, non abbia potere di influenzare le scelte delle altre banche centrali.

 

 

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