La Morte Del Sistema Bancario Irlandese

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Questo post è dedicato a tutti i fan dell’austerità in tempi di recessione: sappiate che la vostra ricetta economica nasce dall’ignoranza scientifica (l’economia rimane, nonostante tutto, una scienza), il caso irlandese ne è una prova lampante

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Tanti eurocrati, tra cui quel fenomeno dell’ex Pres. del Cons. ed ora Sen. A Vita nonché ex. Pres. della Bocconi (e chi più ne ha più ne metta) Mario Monti, giudicano il sistema di austerità economica imposta da Bruxelles a Dublino come un esempio da seguire e da applicare in tutta Europa.

Soltanto pensare di mettere “Irlanda”, “austerità” e “esempio” nella stessa frase è una cosa che ci dà letteralmente i brividi.

Se qualcuno fra i nostri lettori si trova d’accordo con le parole di Monti & Co., consigliamo di andare a vedere un grafico relativo alla grandissima ripresa del settore bancario irlandese.
Come ? Scrivendo “ripresa settore bancario Irlanda” su Google non si trova nulla ?
Forse il motivo è questo:

Il settore bancario irlandese è morto, e con esso l’economia dell’intero paese.

Capiamo bene che decidere di uscire dall’Euro possa essere una soluzione traumatica (che, tra l’altro, non risolverebbe nemmeno tutti i problemi dei paesi in difficoltà dell’Eurozona), ma guardate bene il grafico qui sopra.
Preferite un grosso trauma che può però portare ad una soluzione nel giro di alcuni decenni (quindi l’uscita dall’euro), o un grosso trauma che condanna un paese ad un eterno periodo di nullità economica (quindi quello che stanno vivendo ora Dublino e Atene) ?

L’euro, se fosse un progetto serio di integrazione economica graduale, sarebbe una gran bella cosa. Ma non è così, e non possiamo pensare di condannare 3 o 4 generazioni ad un periodo di crisi perenne soltanto per una convinzione politica, soltanto i peggiori regimi politici costringono i proprio popoli ad un tale supplizio.

 

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