(ripubblicazione articolo del 20 maggio 2014)
di Matteo J. Stettler (smartweek.it)
La Repubblica Popolare Democratica di Corea, conosciuta più comunemente come Nord Corea, è l’unica economia mondiale, assieme a quella cubana, a mantenere in piedi un sistema economico basato su un sistema di allocazione delle risorse pianificato centralmente e la predominante proprietà statale dei mezzi di produzione.
Durante gli anni ’90, è stata colpita da una delle più gravi carestie di tutto il XX secolo (nota anche come “Arduous March”), prodotto delle autodistruttive politiche domestiche imposte dal proprio modello economico di riferimento. Si stima che in quell’occasione, la Nord Corea abbia perso tra il 3 ed il 5% della popolazione. Dopo quindici anni da quella catastrofe una quota consistente della popolazione Coreana persiste in una condizione d’insicurezza alimentare, e svariati casi di cannibalismo sono stati tragicamente registrati durante lo scorso anno.
Inoltre, diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch hanno accusato il discutibile regime di Kim Jong Un di occupare una delle peggiori posizioni nel mondo in materia di diritti civili. I nord coreani sono stati descritti come “uno dei popoli più brutalizzati del mondo“, a causa delle severe restrizioni imposte alla loro libertà politica ed economica.
Tuttavia poche sono le informazioni, così come le prove fotografiche di tali atrocità, che il governo di Pyongyang si lascia sfuggire.
Il fotografo francese Eric Lafforgue, in questo unico reportage che gli è costato l’espulsione a vita dal paese, ci permette di sbirciare dal buco della serratura alcuni stralci di vita quotidiana sotto il regime del giovane Kim Jong Un. Dalla malnutrizione al lavoro minorile, le foto di Laffourge dipingono un quadro inquietante sulle condizioni di vita sofferte dalla popolazione Nord Coreana. “La vita è brutale in molti luoghi della Corea del Nord, lontano dagli standard occidentali” ha riferito Laffourge a New.com.au.
Nessuna sorpresa allora se Kim Jong Un non voglia che queste immagini siano divulgate al pubblico globale.
I bambini in Nord Corea lavorano spesso nelle “comuni agricole”
Questa foto di un soldato nordcoreano che dormiva in un prato è stata uno dei motivi principali dietro l’espulsione di Lafforgue.
Il problema della malnutrizione è uno delle principali piaghe umanitarie della Nord Corea.
Le fotografie ai soldati dell’esercito di Pyongyang sono solitamente proibite.
Un soldato dell’esercito nordcoreano durante le proprie mansioni quotidiane.
Un’immagine comune nelle aree rurali più remore della Nord Corea: il bagno nel fiume.
Bambini impiegati nel trasporto d’acqua nelle comunità rurali.
Una vasca da bagno utilizzata come cisterna d’acqua in una comune agricola.
Questa venditrice ambulante cerca di arrotondare dalla vendita di sigarette e dolciumi.
Una scena dalla festa del Kimjongilia, dove migliaia di nordcoreani sono allineati per la visita ai monumenti.
Se gli esterni degli edifici di Pyongyang sono ben mantenuti, gli interni raccontano una realtà totalmente diversa.
I membri delle comunità rurali non sono abituati alla vista delle automobili, e spesso li si vede giocare nel mezzo delle strade.
Una macchina di uno dei membri dell’èlite di Pyongyang
La guida ufficiale di Lafforgue durante la visita gli ha espressamente chiesto di non fotografare con il flash poichè avrebbe potuto spaventare i soggetti.
Anche i soldati devono fare l’autostop perchè i trasporti pubblici tra i principali punti di interesse sono limitati e necessitano di un permesso speciale.
Nessun standard di sicurezza per gli operai edili.
Il “Delphinium” di Pyongyang, dove il 99% dei partecipanti allo spettacolo sono soldati.
Ragazza che finge di lavorare al computer per la foto. Gli Ufficiali, dopo aver notato che non v’era elettricità, hanno intimato Lafforgue di eliminare l’immagine.
Una componente dell’èlite di Pyongyang mentre fa acquisti in uno dei 2 supermercati della città.
Una madre ed il figlio si riposano su una panchina ad una fiera. La guida di Lafforgue voleva che questa immagine venisse cancellata per evitare che i due fossero considerati dei vagabondi.
E’ severamente vietato fare foto della schiena della statua di Kim, perchè considerato un oltraggio alla figura del Leader Nordcoreano.
Così come è proibito fotografare i soldati a riposo.
La coda incredibilmente lunga per prendere l’autobus.
Un’immagine consueta nella vita quotidiana di Pyongyang: i residenti che raccolgono l’erba nei parchi per poi mangiarla.
Dei soldati che spingono un bus dopo un guasto.
Durante la visita al Centro dell’Arte di Pyongyang di Laffourgue mancava la luce.
Una scena rara catturata sotto la statua di Kim Il Sung a Pyongyang.
Tutte le immagini sono tratte da Eric Lafforgue / Barcroft Media
Articolo tratto da “Smartweek.it”
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