L’Austerità Che Uccide: L’Esempio Greco

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Quando il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard, si oppose nel 2006 alla riduzione dei salari in Portogallo per rilanciare la competitività di Lisbona, qualcuno non volle ascoltare le sue parole: a distanza di anni, il caso greco sta dando ragione a Blanchard (guest post)

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(ripubblicazione articolo del 15 luglio 2014)

Olivier Blanchard, capo economista del Fondo Monetario Internazionale, nel 2006 definì “esotica” l’ipotesi di aumentare la competitività del Portogallo attraverso la riduzione dei salari nominali. Otto anni dopo abbiamo finalmente il primo esperimento riuscito di un paese occidentale in cui i salari sono crollati in una misura mai sperimentata nella storia recente: la Grecia.

 

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La svalutazione salariale sta ovviamente migliorando la competitività. Infatti, nonostante il calo della produttività (essere pagati meno evidentemente non rende più produttivi) il costo del lavoro per unità di prodotto si sta “aggiustando”

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Il prezzo della competitività raggiunta per le vie brevi è la perdita di quasi un milione di posti di lavoro

 

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Ma le esportazioni stanno vivendo un boom, con tutta questa competitività?

Schermata del 2014-07-03 19:45:21

Al contrario, stanno addirittura calando.

La Grecia è il ritratto del fallimento delle politiche di austerità, il cui risultato, ormai è chiaro, è solo quello di generare inutili e insopportabili sofferenze. 

 

Articolo tratto da “Keynesblog

 

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