Le Monde: Napolitano prolunga il calvario di Mario Monti

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Un bell’articolo del quotidiano Francese ci dà un punto di vista nudo e crudo di quanto sta accadendo in Italia

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Una sola certezza : Mario Monti, l’attuale Presidente del Consiglio in carica per gli affari correnti dovrà aspettare prima di poter lasciare Palazzo Chigi dove si è insediato nel Novembre del 2011.
“Questo Governo ha fretta di essere sollevato dal proprio incarico” ha detto lo stesso Monti, abbandonato e bistrattato, la settimana scorsa davanti al Parlamento, dove ha dovuto riferire sulle dimissioni a sorpresa del suo Ministro degli Affari Esteri. Ma in una dichiarazione rilasciata oggi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiaramente detto di no alla sua tentazione di Venezia (o di Bruxelles) [espressione francese per indicare la volontà di cambiare vita, NdT]: “Il Governo, nonostante sia dimissionario, resta in carica e non è stato mai messo in minoranza al Parlamento”.
Questa è quasi l’unica dichiarazione abbastanza comprensibile del suo discorso.

Se la situazione non fosse così grave per la terza economia dell’eurozona, in recessione da 6 trimestri consecutivi (record in Europa), potrebbe essere divertente. Potremmo perfino vederci un po’ di malizia da parte di Napolitano, che non ha apprezzato le dimissioni di Monti a Dicembre 2012 dopo una minaccia di voto di sfiducia da parte del Popolo della Libertà, il partito fondato da Silvio Berlusconi.

Lanciatosi ingenuamente alla conquista di un ipotetico elettorato di Centro Destra non berlusconiano, confondendo la popolarità nei sondaggi e le intenzioni di voto, vanitoso ed inesperto, incoraggiato da tutti quelli che contavano su di lui per salvare le proprie poltrone, Monti ha concentrato su di sé tutte le critiche indirizzate all’Europa e all’austerità.  È tornato dalla sua prima (e probabilmente unica) esperienza elettorale amaro e sconfitto. È totalmente inutile per avere un peso nel grande gioco politico in corso, se non per la posizione in cui Napolitano l’ha piazzato per un tempo indeterminato. Come dicono gli Italiani: “Hai voluto la bicicletta, ora pedala”.

In questa vigilia di Pasqua, la Via Crucis del Governo del Professore continua dunque, per gran delusione dei suoi membri, passati di moda così velocemente come Gangnam Style.
Tuttavia, una consolazione: Napolitano sa bene che Monti resta – nel bene o nel male – un valore di sicurezza sulla scena europea et per i mercati, come quei cantanti passati di moda nei loro Paesi che continuano, per delle ragioni incomprensibili, ad avere successo in Giappone o in America del Sud.
La sua crudeltà – se di crudeltà si tratta – è anche un segnale della fiducia che ha ancora al “brand Monti”. Vedremo Martedì all’apertura dei mercati se questa è ancora fondata.

Per il resto, tutto è molto meno chiaro. Prendendo atto del fallimento di Pierluigi Bersani – il leader della coalizione di Centro Sinistra, in maggioranza alla Camera ma in minoranza al Senato – di trovare una maggioranza per un eventuale Governo, il vecchio Presidente (88 anni a Giugno), il cui mandato scadrà il 15 Maggio, si è detto pronto a lavorare fino all’ultimo giorno per trovare una soluzione alla crisi politica e istituzionale. Non potendo sciogliere le camere formatesi dalle ultime elezioni, ha annunciato la creazione di due gruppi di lavoro, formati da personalità politicamente differenti, incaricate di stendere una sorta di programma minimo comune di riforme. Dopodiché lui, o il suo successore, designerà la personalità incaricata di metterlo in opera.

 

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