Le peggiori previsioni economiche di tutti i tempi

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ZeroHedge riporta una serie di clamorosi errori di famosi economisti e analisti sulle ultime crisi economiche, diffidate del blasone di alcuni personaggi proposti continuamente dai mass media: sbagliano anche loro (e neanche di poco)

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Certo, con il senno di poi siamo tutti bravi a dire che una previsione economica è stata sbagliata o corretta, ma riteniamo comunque che sia interessante vedere almeno 10 di questi errori clamorosi che abbiamo visto negli ultimi 100 anni di Storia:

1) Ben Bernanke, 10 Gennaio 2008: “Attualmente la Federal Reserve non prevede alcuna recessione”
Non serve ricordarvi quello che è successo a metà 2008 in America visto che, in qualche modo, ne stiamo ancora subendo gli effetti a fine 2013.
La crisi del 2008 era prevedibile ? Sì, ci sono persone che già nel 2005 avevano previsto tutto nell’individuare la bolla speculativa nel settore immobiliare, mentre Paul Krugman nel 1999 scriveva nel suo “The return of depression economics” che l’Occidente stava seriamente rischiando una crisi simile a quella dell’Asia degli anni Novanta, cosa che poi è regolarmente successa.

2) Herbert Hoover, 1928: “Gli USA sono vicini al trionfo finale sulla povertà più di ogni altro Paese in ogni altro momento storico”
Non l’avesse mai detto, Hoover venne eletto Presidente degli USA qualche mese dopo e si insediò alla Casa Bianca all’inizio del 1929. Il 24 Ottobre di quell’anno (il famoso “martedì nero”, che fu seguito da altre giornate nere) Wall Street crollò in direzione verticale, per diversi giorni il Dow Jones continuò a perdere oltre il 10% del suo valore. Sotto l’amministrazione Hoover Wall Street perse circa l’80% del suo valore.
Hoover fu probabilmente uno dei peggiori Presidenti degli Stati Uniti che la Storia ricordi, nel senso che fu totalmente incapace di varare una politica di sostegno del mercato del lavoro che era stato così duramente colpito all’inizio degli anni ’30 dall’espansione della crisi finanziaria.
Fortunatamente nel 1933 arrivò il suo successore, Roosevelt, e tutti noi sappiamo come andò a finire.

3) James Glassman e Kevin Hasset (autori del libro “Dow 36000″), 1999: “Le azioni si trovano ora in un periodo di crescita assoluta e stanno per passare ad un livello ben più alto di quello visto fino ad ora, il Dow Jones è diretto verso i 36000 punti”
Ricorderete tutti la “bolla dotcom”: tante società legate al nascente settore informatico si quotarono in borsa improvvisamente e gli acquisti a Wall Street esplosero.
Peccato che fu solo una bolla speculativa, quando Glassman e Hasset pubblicarono il libro il Dow Jones era intorno ai 10000 punti, nel giro di pochi anni crollò a 7200 punti e i due grandi analisti non si sono più visti in giro.

4) George W. Bush, 15 Luglio 2008: “Possiamo avere fiducia nelle fondamenta di lungo termine della nostra economia… credo sostanzialmente che il sistema sia solito, lo credo davvero”
Proprio in quel periodo un gigante della finanza che si chiamava Lehman Brothers cominciava a scricchiolare, per poi fallire ufficialmente due mesi più tardi. Da allora anche Bush è sparito ed è toccato a Barack Obama gestire la crisi più grave dal Secondo Dopoguerra per gli USA.

5) Donald Luskin, 14 Settembre 2008: “Credo che chiunque parli di una recessione in questo periodo stia semplicemente inventando la propria definizione di ‘recessione'”
Luskin era ritenuto uno dei principali guru della finanza Americana all’epoca, e in quel periodo accusava Obama di aver peggiorato i dati macroeconomici per distruggere i Repubblicani e l’allora candidato alla Casa Bianca John McCain.
Il giorno dopo Lehman Brothers presentò le carte per la dichiarazione di fallimento, ovviamente era tutta colpa di Obama.

6) Irving Fisher, 15 Ottobre 1929: “Wall Street ha raggiunto quella che sembra essere ormai una situazione di prezzi perennemente elevati”
Che precisione per uno degli economisti più famosi della Storia: nemmeno 10 giorni dopo Wall Street crollò e iniziò quel disastro che fu la Grande Crisi.

7) David Lereah, 12 Agosto 2005: “Credo davvero che il mercato immobiliare Americano continuerà a crescere in futuro, ma forse entro la fine dell’anno prossimo vedremo un leggero calo del settore”
L’economista Americano aveva previsto un “leggero calo”.
Beh il calo c’è stato, ma non lo definiremmo proprio leggero:

8) Joseph Cassano, 2007: “Per noi di AIG è difficile immaginare in futuro anche solo una perdita di un Dollaro sui Credit Default Swap”
Nel 2008 AIG era ormai fallita a causa proprio dei CDS, ma venne salvata dallo Stato.
Ovviamente Joseph Cassano è considerato uno dei simboli della crisi del 2008 (perchè è bene ricordare che non ci fu solo il tracollo di Lehman Brothers, ma anche AIG ebbe enormi problemi sui suoi derivati).

9) Franklin Raines, 10 Giugno 2004: “Questi mutui subprime sono così privi di rischio che il capitale per il loro mantenimento dovrebbe essere inferiore al 2%”
Così parlava l’amministratore delegato di Fannie Mae, un’altra società che fu salvata dal Governo Americano l’anno dopo.
Ma come poteva anche solo immaginare di dire una cosa del genere ? Stupidità o criminalità ?

10) David Woo, 5 Dicembre 2013: “Il vero valore del Bitcoin è di 1300$”
Sì va bene, è una provocazione in quanto non sappiamo ancora che cosa succederà alla criptovaluta, ma la bolla speculativa qui è talmente evidente che riteniamo di poter già inserire questa dichiarazione nella classifica.

 

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