Mercato obbligazionario porto sicuro ? Aspettate a dirlo

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Intermarket&More ci fa riflettere sul fatto che, in fondo, nemmeno il mercato obbligazionario sia un porto sicuro per gli investitori

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Quando si parla di , per la maggior parte dei risparmiatori si intende quella forma di investimento sicura, che ti paga delle cedole, che può oscillare nel tempo però tanto a scadenza rimborsa 100.
Uno dei luoghi comuni è proprio il considerare l’esistenza dell’ ”investimento sicuro”, il “” che difende da tutto e da tutti. Per anni il titolo obbligazionario era visto proprio dalla massa con queste caratteristiche. In realtà noi sappiamo bene che non è così.hanno fatto scuola.

Però…è anche vero che ci sono bond e bond. Se uno si accolla un forte “rischio emittente” è normale avere volatilità e rischiare il capitale. Ma se compro dei Governativi USA o tedeschi, allora posso stare tranquillo…
Ma vedrete che in realtà non è così.

Non voglio in questa sede mettere in dubbio la solvibilità di due paesi così importanti. Il mio obiettivo è farvi capire che anche comprando bond ipersolidi il capitale non è mai al sicuro.
Anzi, per certi versi, anche la liquidità non lo è. A parte la semplice svalutazione a causa dell’inflazione, ci sono anche rischi che al momento sono solo teorici, come spiegato ieri, ma che un domani…chissà.
Ma torniamo ai bonds e cerchiamo di rispondere a questa domanda: siamo poi proprio sicuri che gli investimenti obbligazionari per il 2014 (io guardo avanti) possano portare ad avere rendimenti positivi?
In parole povere, siete certi che le vostre obbligazioni mantengano il loro prezzo?
Mi spiego meglio. Guardate questo grafico.

Questo è un grafico di lunghissimo termine del Treasury USA a 10 anni. Come potete vedere, abbiamo toccato esattamente i minimi dell’ultimo secolo, livelli visti nel 1940, per poi rimbalzare. Il tutto in un contesto economico che,. lo sappiamo, è condizionato in modo determinante dal comportamento espansivo delle banche centrali, FED in primis.

La liquidità si è riversata copiosamente in modo massiccio sui mercati obbligazionari, comprimendone i rendimenti, e quindi facendone crescere i prezzi in modo più che artificioso.

E poi…arriverà il tapering. Quando e come ancora non si sa, ma di certo nei prossimi mesi si comincerà timidamente un’operazione di exit strategy. Sommate il tutto e capirete che sui Governativi USA è meglio stare molto cauti.

Ma noi siamo in Europa e abbiamo l’Euro….

Vero, ma non illudiamoci. La storia insegna e la globalizzazione ci ha fatto vedere che UNA curva dei tassi comanda su tutte, ed è quella dei governativi USA.

MORALE: un innalzamento dei tassi USA su scadenza medio lunghe (non parlo dei tassi FED a breve periodo, quelli noti a tutti), comporterà per forza di cose, ripercussioni che possono essere più o meno violente su TUTTI i mercati obbligazionari. E ovviamente, più alta è la duration (scadenza) e maggiore è il rischio emittente, e più importante dovrebbe essere la volatilità.

E non temete, anche l’azionario potrebbe essere influenzato da questo scenario. Ma quale? Quello più difensivo, quello che oggi va tanto di moda perché sostituisce a livello di Yield il mercato obbligazionario. Quindi le azioni con alto dividendo.
Come avete visto, in questo mio post prendo in considerazione tutto il panorama d’investimento con cedola. Quella cedola che oggi il mercato ha esageratamente compresso e che quindi ha trasformato in bolla.

Come e quando scoppierà questa bolla, lo scopriremo nei prossimi mesi. Intanto però, prima che sia tardi, è giusto quantomeno saperlo….

 

Articolo tratto da “Intermarket&More”

 

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