Petrolio: Mercati Ancora Cauti Dopo La Svolta Dell’OPEC

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Sebbene dal punto di vista psicologico l’ultima mossa dell’OPEC sia molto importante, il reale impatto economico del taglio alla produzione di petrolio resta incerto, e i mercati se ne stanno rendendo conto

Lasciando perdere l’euforia della prima ora sul mercato del petrolio, vorremmo fare un breve ma preciso ragionamento sulla recente decisione dell’OPEC.

Di seguito troviamo un grafico che sintetizza quanto deciso dal cartello petrolifero:

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Al momento la produzione di petrolio dei paesi OPEC è pari a 33,69 milioni di barili al giorno. Il primo taglio della produzione (ripetiamo: il “primo”, non ne escludiamo altri in futuro) porterà, teoricamente (ripetiamo: teoricamente, alcuni paesi potrebbero sgarrare senza troppi problemi), tale produzione fra i 32,5 ed i 33 milioni di barili al giorno.

Ora, dal grafico potreste dire che questo taglio non è poi così importante. Vero, ma ricordate che il mercato non è composto solo dal lato dell’offerta, ma anche da quello della domanda. Non possiamo fare conti precisi sul prezzo del petrolio se non capiamo dove andrà la domanda. L’indecisione del mercato è tutta qui.

Guardate come la produzione di petrolio da parte dei paesi dell’OPEC (e non) è cambiata negli ultimi anni:

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Tagliare un milione di barili al giorno in aggregato è – lo capirete facilmente – una mossa abbastanza timida. Tuttavia, l’Arabia Saudita ha dovuto effettuare una vera e propria inversione ad U sulla propria strategia produttiva, e questo è un segnale importantissimo per il mercato, che ora sa che le dichiarazioni di alcuni paesi membri dell’OPEC andranno prese con le pinze e che, dunque, non vi è motivo di credere che in futuro non seguiranno nuovi tagli alla produzione di petrolio.

È proprio questo quello che noi ci aspettiamo: una serie di tagli moderati alla produzione petrolifera da parte dell’OPEC, fino a quando sul mercato non tornerà l’equilibrio tra domanda e offerta degli anni passati.

 

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