Prepariamoci Ad Un Autunno Caldo Per Le Borse Mondiali

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La settimana scorsa Wall Street ha mostrato segnali di debolezza, ma siamo convinti che la vera correzione arriverà soltanto in Autunno, e anche in Europa dovremmo preoccuparci seriamente

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(ripubblicazione articolo del 6 agosto 2014)

Non è ancora chiaro se la prossima sarà una correzione “naturale” o una vera e propria inversione di tendenza (come fu nel 2007-2008), ma noi rimaniamo convinti del fatto che le borse vivranno un periodo difficile nel prossimo Autunno, nonostante già in questi giorni i mercati americani ed europei mostrino segnali di debolezza.

Partiamo da una certezza di cui vi abbiamo parlato più volte: le ultime due volte che la Fed ha interrotto il quantitative easing (QE), la borsa ha corretto verso il basso.

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Nel 2010 ci fu un -17% alla fine del QE1, nel 2011 al termine del QE2 il calo fu del 21%.

Ma di questo vi abbiamo parlato; la novità è che anche in Europa potrebbe arrivare qualcosa di veramente grosso:

Il settore bancario europeo è in indebolimento, e si prevede che questa fase termini…in Autunno.

Dunque a nostro parere i casi sono tre:

- caso più probabile: il settore bancario europeo si indebolisce fino ad Autunno per cause proprie, poi Wall Street corregge pesantamente con ondate di vendite anche in Europa, il risultato finale è che l’indice delle banche europee mostrato sopra scende sotto quota 1300 punti, rompendo un supporto importante che ha retto dal “whatever it takes” di Draghi del luglio 2012

- caso possibile, ma meno probabile: il settore bancario europeo si indebolisce fino ad Autunno, dopodiché arriva la correzione a Wall Street ed i trader non perdono la testa, ma comprano azioni su azioni in Europa, facendo rimbalzare l’indice bancario europeo

- caso poco probabile: la correzione a Wall Street arriva in questi giorni (servirebbe un bel cigno nero per innescare il meccanismo), e dura fino all’inizio dell’Autunno, quando i mercati rimbalzeranno sia negli USA, sia in Europa

Noi optiamo per la prima possibilità, anche se la seconda non è da sottovalutare.
Per la terza, invece, non ci sono grossi motivi per credere che sia realistica, ma il cigno nero è, per definizione, un evento catastrofico finanziario non prevedibile, quindi non si può mai sapere.

 

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