Il PD ha, grazie all’esito delle Quirinarie, una grande occasione per ritentare un accordo con il M5S, snobbando il PDL
Non gli sembrerà vero: i primi tre candidati votati dal M5S per l’elezione del Presidente della Repubblica sono tutti appoggiabili in Parlamento dal PD, Bersani si starà già ubriacando.
Le prime tre votazioni in Parlamento vengono fatte con una maggioranza “qualificata” (2/3 dei votanti). Se il PD dicesse di sì alla Gabanelli si potrebbe anche fare, ma dato che mi sembra il candidato meno probabile, è possibile che si preferisca il secondo classificato, Gino Strada. Vero è, comunque, che il PD sarebbe prontissimo ad eleggere per acclamazione il terzo classificato, Rodotà, simbolo storico della Sinistra della Prima Repubblica.
Forse una componente femminile del PD potrebbe dichiararsi disponibile a votare la Gabanelli sin dalla prima votazione, ma è improbabile che il Centro Sinistra non si presenti con un proprio candidato forte (Bonino o Prodi). Ora però il Centro Destra (o meglio, Berlusconi), cercherà a tutti i costi di fare un nome “decente” a Bersani nel prossimo incontro tra le due coalizioni, incontro che dovrebbe tenersi oggi o domani.
Quel che è certo è che oggi il PD e il M5S si incontreranno, potremmo vederne davvero delle belle.
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