La banca centrale russa è disperata, nel giro di pochi giorni ha alzato i tassi di riferimento dal 9,5% al 10,5%, per poi spiazzare tutti con un immediato rialzo a quota 17%
(ripubblicazione articolo del 16 dicembre 2014)
In un post precedente vi avevamo mostrato come la banca centrale russa sembra avere davvero perso il controllo dei mercati.
La disperazione di Mosca di fronte al tracollo del rublo e della propria borsa è tale che la banca centrale russa, a pochi giorni dal rialzo dei tassi dal 9,5% al 10,5% (100 punti base sono già molti nel mondo delle banche centrali), ha alzato i tassi al 17% (650 punti base in un colpo solo).
D’altronde, la situazione è drammatica:
La reazione dei mercati è stata immediata (ma lo era stato anche con il rialzo al 10,5%, per poi snobbare l’intervento dela banca centrale):
La manovra della banca centrale russa è quella che potremmo definire una “manovra shock”, nei prossimi giorni capiremo se tutto questo basterà a salvare il rublo (ed evitare magari il default del paese nel 2015).
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