Svizzera: il Referendum Sul Gold Standard Si Avvicina

oro

Il 30 novembre la Svizzera voterà per un ritorno al gold standard, una follia anacronistica che sta tenendo sulle spine i mercati valutari

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(ripubblicazione articolo del 14 novembre 2014)

Il gold standard, vale la pena ricordarlo, è stato quel regime monetario in cui, ad una base monetaria uguale a “X” doveva corrispondere una quantità di oro presente nei forzieri delle banche centrali pari a “Y”, con il rapporto X/Y obbligatoriamente fissato per legge.

Una norma apparentemente così razionale come il gold standard fu abbandonata ufficiosamente dopo il 1914, quando la crisi dovuta alla guerra portò i paesi europei alla necessità di stampare una quantità di moneta decisamente superiore alle riserve auree delle banche centrali del Vecchio Continente. La crisi del 1929 e la Seconda Guerra Mondiale portarono sempre più paesi all’abbandono del gold standard (o, meglio, si parlò di una “sospensione momentanea del gold standard”, sospensione che divenne praticamente perenne).
Nel 1944, gli accordi di Bretton Woods rimisero ordine nel sistema monetario mondiale, che passò dal “gold standard” al “dollar standard”, dove le riserve da considerare per valutare la base monetaria non erano più costituite dall’oro, ma dai dollari. La storia del gold standard e del dollar standard è considerata conclusa solo nel 1971, quando gli USA decidono di abbandonare entrambi i regimi monetari giudicandoli anacronistici.

Eppure, il gold standard potrebbe clamorosamente tornare il prossimo 30 novembre in Svizzera, riaprendo un capitolo di Storia che tutti consideravano ormai chiuso.

Il 30 Novembre si vota sull’istituzione di un nuovo sistema aureo in Svizzera, questi i punti fondamentali del referendum:

  • La Banca Nazionale Svizzera dovrà trattenere un quinto (20%) dell’attuale base monetaria svizzera (547 miliardi di dollari) in oro (attualmente la percentuale è inferiore all’8%)
  • Divieto assoluto per la Banca Nazionale Svizzera di vendere oro
  • Tutto l’oro della Banca Nazionale Svizzera dovrà rimanere in Svizzera

Il risultato di questa follia è l’apprezzamento del franco svizzero (a 1,20 euro, soglia limite precedentemente fissata dalla Banca Nazionale Svizzera) e grosse aspettative sul rimbalzo nel prezzo dell’oro (d’altronde, immaginate la crescita di domanda di oro da parte della Banca Nazionale Svizzera in caso di vittoria dei “sì” ? Tra l’8% ed il 20% c’è una bella differenza).

L’1 dicembre commenteremo la decisione su questo storico referendum.

 

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