Svizzera: referendum a maggio per il “super salario minimo”

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La situazione è delicatissima: nel caso in cui il referendum che propone un salario minimo altissimo di 4000 franchi dovesse essere approvato, si teme che tante aziende dovranno chiudere e lasciare il Paese

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(ripubblicazione articolo del 22 aprile 2014)

Diciamo subito che circa il 90% dei lavoratori in Svizzera ha uno stipendio superiore ai 4000 franchi, dunque il problema si pone per il restante 10% degli occupati (e, soprattutto, per i loro datori di lavoro).

Per chiarire il nocciolo della questione, possiamo riprendere le recenti dichiarazioni del Professor George Sheldon dell’Università di Basilea: “La disoccupazione tra le persone senza un’istruzione o un’attitudine al lavoro sta crescendo, rendere queste persone “più costose” non è la soluzione al problema”.

Ovviamente anche le grosse multinazionali con sede in Svizzera (da Nestlé Novartis) stanno attaccando in ogni modo il referendum, e no, non crediamo alla teoria della “multinazionali cattive che sfruttano i lavoratori” (per favore, se avete un’idea così semplificata del Mondo cercate di fare uno sforzo di apertura mentale, ne sarete sicuramente soddisfatti).
Prendete, ad esempio, la Nestlé. Alla Nestlé nessuno guadagna meno di 4000 franchi al mese. Il problema non è quindi nei colossi mondiali con sede in Svizzera, ma nei loro fornitori.
Quanti di voi conoscono i nomi dei fornitori della Nestlé ? O di altre grandi aziende ? E quanti ne conoscete ?
La verità è che i fornitori delle grandi aziende (che possono permettersi senza alcun problema uno stipendio elevato ai propri dipendenti) sono, spesso, piccole imprese. Imporre ad una piccola impresa lo stesso stipendio della grande impresa è una mostruosità economica.

Non si tratta di essere contro all’istituzione di un salario minimo garantito (proposta, che, se fatta con più razionalità, aiuterebbe certamente l’economia in Svizzera e altrove), ma quei 4000 franchi mensili (circa 3300 €) sono davvero una soglia troppo alta per non creare danni nell’economia.

Vedremo come voteranno gli Svizzeri e ve ne daremo conto qui su Sokratis.

 

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