USA: il dato sul PIL è “gonfiato” ?

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Il dato del Prodotto Interno Lordo richiede sempre un’analisi molto delicata ed approfondita, spesso dietro ad un segno “+” si nascondono problemi che i mercati finanziari non vedono

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Il sempre ottimo ZeroHedge riporta una riflessione doverosa sull’andamento del PIL Statunitense.
Partiamo da quello che stanno scrivendo tutti in questo momento: nel terzo trimestre 2013 il PIL USA è cresciuto del 4,1%, un dato eccellente:

United States GDP Growth Rate

Ora, però, sarebbe interessante capire in che modo il PIL è cresciuto. Infatti sappiamo (come vi abbiamo già spiegato qui) che il Prodotto Interno Lordo di un Paese è costituito da varie componenti:

- consumi
- investimenti delle aziende
- spesa pubblica
bilancia commerciale
- rimanenze (occhio a questa componente)

Ora vi proponiamo una visualizzazione dei dati sul PIL Americano un po’ diversa da quella precedente, analizziamo l’andamento delle varie componenti del Prodotto Interno Lordo:

http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/2013/12/Q3%20GDP%20Final.jpg

In pratica, i consumi sono cresciuti rispetto al trimestre precedente, ma non abbastanza da giustificare questo aumento.
Non possiamo negare che buona parte di quest’aumento è dovuto alla crescita delle rimanenze, ma sapete cosa sono le rimanenze ?
Le rimanenze nel calcolo del PIL sono esattamente le stesse iscritte nei bilanci di ogni azienda: le rimanenze sono prodotti non venduti.
Un’economia in cui le rimanenze continuano a crescere non è un’economia in salute, perchè la produzione dovrebbe, in linea di massima, adeguarsi alla domanda (il caso opposto non è ammissibile).
Capite bene, quindi, che qui c’è un problema. Un’azienda che produce troppo rispetto a quello che vende tende a licenziare i propri dipendenti in quanto diventano difficili da mantenere. Non a caso, nell’immagine sopra i periodi di crescita si sono sempre interrotti bruscamente da un trimestre con rimanenze negative (che, banalmente, possono coincidere con vendite in saldo o, nel peggiore dei casi, con il fallimento delle aziende che hanno prodotto tutto).
Attenzione però, nonostante questo la crescita del PIL negli Stati Uniti è reale (i consumi crescono ad un tasso più o meno costante), ciò che vogliamo farvi notare è che, però, il dato non va sopravvalutato.
Nel migliore dei casi, infatti, questo andamento ciclico delle rimanenze è pienamente normale, ma quando sentite dire in TV: “Il PIL è cresciuto dell’X %”, è sempre bene chiedersi “perchè ?”, potreste essere stupiti dalla risposta.

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