USA: stanno per arrivare altri cattivi dati macroeconomici ?

14931224-crisi-in-usa--autunno-grafico-azioni-per-gli-stati-uniti-d-39-america-bandiera

Tra le invenzioni più interessanti ed originali degli analisti americani merita una menzione speciale il cosiddetto “indice della sorpresa”, che traduce in numero la differenza tra dati macroeconomici reali e previsioni iniziali degli economisti, un’analisi non convenzionale di questo indice può dirci una cosa davvero interessante

14931224-crisi-in-usa--autunno-grafico-azioni-per-gli-stati-uniti-d-39-america-bandiera

Il “Surprise Index” stilato ogni mese da Citigroup è uno di quegli indici che anche Sokratis cita di tanto in tanto quando si tratta di eseguire analisi macroeconomiche sugli Stati Uniti.
Spesso il modo più interessante in cui questo indice viene usato è per puri fini finanziari: esso infatti ha un forte legame con l’andamento dei rendimenti dei titoli di Stato USA:

Citi economic surprise index

Intendiamoci: quando i dati macro sono mediamente migliori delle attese di economisti e analisti l’indice (linea rossa) è positivo, quando invece avviene il contrario si va in territorio negativo.
Vi facciamo notare, però, che la relazione tra surprise index e rendimenti dei bond USA a 10 anni non è di facilissima interpretazione. Infatti, almeno fino al primo annuncio del tapering del Giugno 2013, la Federal Reserve è riuscita benissimo a “falsare” questa regola. Da quando però la Fed ha cominciato a mettere in moto la sua exit strategy abbiamo finalmente visto un lento ritorno alla normalità nel grafico, la proporzionalità tra i due valori è stata pressoché ristabilita.

Detto questo, facciamo un passo oltre: ci serve un’analisi non convenzionalee dell’indice di Citigroup, come fare ?
Per la teoria dell’alternanza dei cicli economici, vediamo che il fatto che il surprise index abbia raggiunto quota “0” può essere un segnale forte di inversione di tendenza. Torniamo infatti indietro a Maggio 2012: dopo un certo periodo positivo l’indice raggiunse quota “0” e poi entrò in territorio negativo per qualche mese (il che significa che da Maggio a Settembre 2012 i dati macro per gli USA sono stati mediamente negativi rispetto alle attese). È quello che potrebbe accadere adesso negli Stati Uniti, anche se, effettivamente, a Ottobre 2013 avremmo potuto scrivere un articolo analogo a questo per poi essere smentiti dalla realtà nei mesi successivi.
Diciamo, però, che una serie di dati macro negativi potrebbe creare un terreno fertile per un ritorno della correzione ribassista per Wall Street, staremo a vedere.

 

Altri articoli

Lascia un commento per primo

Leave a comment

Your email address will not be published.

*