Verso la secessione: la Crimea vota l’annessione alla Russia

Vladimir_Putin

In tempo record, il Parlamento ha approvato all’unanimità la mozione per entrare a fare parte della Repubblica Federale Russa: Kiev si arrenderà ? E a Putin basterà ?

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, Kiev si arrenderà o quanto meno chiederà aiuto all’Occidente e no, a Putin non basterà aver preso la Crimea.
Ecco come Reuters riporta la notizia dell’annessione con effetto immediato alla Russia:

Il parlamento della Crimea ha votato all’unanimità a favore di un’annessione alla Russia e il governo locale ha fissato un referendum tra 10 giorni sullo status della regione, in una drammatica escalation della crisi nella penisola ucraina sul Mar Nero.

Intanto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov – che ha incontrato a Roma il segretario di Stato Usa, John Kerry, a margine di una conferenza sulla Libia – ha detto che non è stato raggiunto alcun accordo tra Mosca e Washington sulla crisi di Kiev, come riferisce l’agenzia di stampa Interfax.

L’improvvisa accelerazione nelle mosse per portare la Crimea – a maggioranza etnica russa e di fatto controllata dalle forze russe – sotto il controllo di Mosca arriva mentre i leader dell’Ue si sono riuniti per un summit di emergenza, nel tentativo di trovare modi per far pressione sulla Russia, affinché torni sui suoi passi e accetti di mediare.

Il primo ministro ucraino, Arseny Yatseniuk, ha definito il voto del parlamento della Crimea una decisione illegittima, mettendo in chiaro che la regione era e resterà parte integrante del Paese.

Yatseniuk ha anche sollecitato la Russia a ritirare le sue truppe dalla Crimea, spiegando che l’attuale crisi deve essere risolta solo attraverso soluzioni pacifiche.

Il vice premier della Crimea, Rustan Temirgaliev, ha detto che il prossimo 16 marzo si terrà un referendum sullo status della regione.

Se preferite una breaking news più sintetica, ecco come Reuters ha inizialmente diffuso la notizia:

 “Il decreto che rende la Crimea una parte della Russia è entrato in vigore dal momento della sua adozione [quindi dalla votazione in Parlamento, NdT]; quello russo è l’unico esercito la cui presenza è autorizzata nella regione”

Possiamo dire che la Crimea è ufficialmente una regione russa ? Tecnicamente ora lo è, ma un momento fondamentale sarà quello del referendum del 16 marzo anche se, comunque, ci si aspetta una maggioranza bulgara a favore dell’annessione alla Russia.

Nel caso qualcuno fosse stato poco attento agli svolgimenti della crisi in Russia e si chiedesse: “Ma che cosa se ne fa Putin della Crimea ?”, vi ricordiamo che in Ucraina passa una rete sottreanea fondamentale di canali di distribuzione di gas naturale verso l’Europa Occidentale, la presa della Crimea è solo l’inizio di un’espansione geografica di cui Mosca ha bisogno (a meno che il governo di Kiev non torni a sottomettersi a quello russo come è sempre stato fino a poche settimane fa):


Putin può sfruttare le divisioni etniche all’interno del Paese per mandare avanti l’esercito in Ucraina (e, tra l’altro, potrebbe non essere nemmeno necessario l’uso vero e proprio della forza, come dimostra quanto è accaduto in Crimea):

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Ma, c’è da dirlo, solo in Crimea c’è una maggioranza etnica russa, nel resto del Paese la situazione sembra essere più complessa e, dunque, difficilmente l’esercito russo si limiterà a “sfilare” per le strade delle città delle altre regioni.

 

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