Wall Street non è in bolla, ma la prossima correzione farà male

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Chi sostiene che la borsa Americana sia in bolla non ha probabilmente ben chiaro il concetto di “bolla speculativa” in testa, ma certo è che comincia ad essere “razionale” attendersi una netta correzione verso il basso a Wall Street

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Prima o poi dovrà capitare, non siamo molto convinti del fatto che il tapering possa annientare Wall Street, ma sappiamo benissimo che la crescita della borsa non può continuare per sempre.
Vi abbiamo già spiegato perchè Wall Street non è in bolla per il momento, siamo stanchi di ripeterci e di sbugiardare chi, con una banalità spettacolare, ci spiega che “Wall Street è in bolla perchè continua a salire da troppo tempo”, andate a rivedere il nostro articolo a riguardo e vedrete che il discorso è ben più complesso di quanto qualcuno voglia farvi credere.

Tuttavia è assurdo pensare che la borsa Americana possa reggere a lungo questa crescita, presto avrà bisogno di “scaricare” tutta questa euforia con qualche settimana di contrazione.
Intendiamoci, il trend primario rimarrà positivo, quello secondario, invece, avrà un momento negativo.
È giusto quindi chiedersi quanto pesante sarà questa correzione verso il basso (che sarà una correzione naturale, non lo scoppio di una bolla speculativa), i dati sull’indebitamento marginale di chi investe a New York sono abbastanza chiari:

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Non pretendiamo di prevedere il futuro, ma questo grafico ci dice che l’indebitamento marginale di chi investe presso la borsa di New York (NYSE) è davvero molto alto.
In sostanza, attraverso il meccanismo della leva finanziaria, i trader investono molti soldi che, di fatto, non possiedono. Il meccanismo funziona divinamente fino a quando la borsa sale, ma appena qualcosa si rompe (ripetiamo, non siamo certi che il tapering possa avere questa forza reale di “rottura”, ma siamo pronti ad essere smentiti) il sistema crolla.

Nel breve periodo non ci aspettiamo comunque un crollo così clamoroso della borsa, pensiamo che sia più probabile una semplice correzione verso il basso della durata di qualche settimana.
A questo punto rimangono due interrogativi fondamentali:

1) Quanto arriverà questa correzione ?

2) I ribassi saranno abbastanza forti da battere i “bull” sul mercato portando ad un’ondata di panico simile a quella del 2008 ?

Purtroppo questo non possiamo saperlo, ma, lo ripetiamo, per ora la bolla speculativa si può escludere (per approfondimenti vedete qui e qui).

 

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