Borsa: i “cigni neri” abbondano

cigno nero

Gli analisti di Société Générale hanno appena rilasciato il loro rituale studio sui “cigni neri” nell’economia mondiale, vediamo come va letto

cigno nero

Per “cigno nero” si usa indicare un qualunque evento con impatto negativo sui mercati ma con una bassa probabilità di presentarsi. Dato che, anche osservando la Storia, i cigni neri sono sì rari, ma comunque presenti, è bene tenere d’occhio questo studio ed il suo evolversi nel tempo, non a caso Société Générale rilascia questi dati con cadenza trimestrale:

Come vedete, abbiamo 4 bei cigni neri a sinistra, a cui, purtroppo corrispondono soltanto 3 cigni “grigi” a destra, questo fa sì che, parlando di fatti comunque in sé poco probabili, gli scenari negativi per il futuro sono più probabili di quelli positivi.

Société Générale vede 4 cigni neri:

1) Ristrutturazione del debito pubblico nell’eurozona (decisamente improbabile)

2) Tensioni geopolitiche (improbabili)

3) Crisi in Cina (abbastanza improbabile)

4) Volatilità negli USA e shock dei rendimenti (possibilità meno improbabile)

Vi ricordo che questi sono solo considerazioni trimestrali, dall’altra parte abbiamo tre possibili (ma sempre poco probabili) lieti eventi:

1) Risoluzione rapida della crisi Europea (decisamente improbabile)

2) Politica monetaria Cinese aggressivamente espansiva (improbabile)

3) Riduzione dei moltiplicatori fiscali (abbastanza improbabile)

Ritengo personalmente incredibile che non si faccia alcun riferimento a quello che sta succedendo in Giappone, per questo vi invito sempre a leggere molti studi fatti da grandi analisti, ma a non prenderli mai come verità assolute.

 

 

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