Borsa: pessima giornata per Cina e Giappone

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Tokyo brucia velocemente il rimbalzo dell’altro giorno perdendo oltre il 6%, va male anche per la Cina dopo i disastrosi dati macroeconomici di pochi giorni fa

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Evidentemente il Giappone è stato sopravvalutato dai mercati nelle ultime settimane, oppure semplicemente, viene sottovalutato ora. Abbiamo speso tante parole per spiegarvi che l’Abenomics non può avere effetti reali nell’immediato (ma certamente li avrà in futuro, non penserete mica che la volatilità da hedge fund di questi giorni sia perenne ?). Personalmente, quello che più ci preoccupa dell’Asia è la situazione della Cina, per due motivi:

1) Il Giappone è in crisi da 20 anni, quello che sta subendo ora è un’esagerata correzione causata da un’esagerata crescita dell’indice Nikkei, ma i dati macroeconomici sono comunque in miglioramento, e questo dovrebbe portare, nel medio periodo, ad un riallineamento dei mercati finanziari alla situazione reale dell’economia Giapponese.
La Cina invece non ha avuto crescite sbalorditive sul mercato azionario nell’ultimo mese, la Cina ha seri problemi di economia reale, e lo dimostrano gli ultimi spaventosi dati macro che ci giungono da Pechino. Mentre quindi, da una parte, il Giappone si prepara a riprendersi da una crisi lunghissima, la Cina sembra vicina ad entrarci.

2) Una preoccupazione che non leggerete da nessuna parte: il Giappone è in crisi e la Cina quasi, ma la qualità della vita dei Giapponesi è nettamente superiore a quella dei Cinesi, per quanto ne sappiamo una crisi economica in Cina potrebbe portare a disastri sociali senza precedenti, le nuove generazioni si mostrano molto meno “sottomesse” delle precedenti, una ribellione in Cina sarebbe davvero una bomba con conseguenze umanitarie tremende.

Detto questo, ecco i due grafici del Nikkei e dello Shanghai Stock Exchange Index:

 

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