Mentre vediamo che la stampa italiana continua ad ignorare il problema, noi proseguiamo nel spiegare ai lettori le nostre preoccupazioni in merito alle conseguenze dello scontro Russia-Ucraina per il nostro Paese

(articolo originale pubblicato il 25 febbraio 2014)

Stendiamo pure un velo pietoso sul disservizio giornalistico che stanno facendo i mass media italiani nel parlare della crisi politica tra Russia e Ucraina (che viene vista come un fenomeno lontano dalla realtà quotidiana del nostro Paese) e andiamo avanti a spiegarvi perchè quello che sta succedendo tra Kiev e Mosca deve preoccuparci.

Nel caso vi foste persi la prima puntata, potete leggere questo post che spiega quali sono i principali interessi economici della Russia in Ucraina.

Dando per scontato che Putin non chinerà la testa (per motivi economici, politici e personali), cerchiamo di fare un passo in più rispetto al nostro precedente articolo sulla crisi ucraina: ora la Russia potrebbe passare al contrattacco alzando i prezzi del gas per l’intera Europa.

Utilizziamo una mappa per capire bene quale sia il problema:

Dunque, gli accordi sulla fornitura di gas da parte di Mosca si dividono in due parti:

- quelli verso l’Asia (il gas non passa attraverso l’Ucraina)

- quelli verso l’Europa occidentale (il gas passa attraverso l’Ucraina)

Come potrete facilmente intuire, il problema sta nella seconda categoria e, ovviamente, anche il nostro Paese ne risulta coinvolto.
Il nostro timore è che si realizzi il seguente scenario:

1) La Russia trova una scusa per aumentare il prezzo della fornitura di gas per l’Ucraina e il resto d’Europa (il prezzo aumenterà ovunque per mantenere una certa credibilità, quando invece il vero obiettivo è colpire Kiev)

2) Il prezzo del gas porta ad un aumento del costo della vita

3) Sale l’inflazione

4) Smentendo la curva di Phillips, l’aumento dell’inflazione questa volta non porterà ad una riduzione della disoccupazione

5) Anzi, la disoccupazione potrà solo aumentare visto il crescente peso della bolletta energetica per le aziende

6) Bolletta energetica che, crescendo, porterà ad una forte crescita delle importazioni (con conseguente peggioramento della bilancia commerciale)

7) Se la bilancia commerciale peggiora, anche il PIL scende (vi ricordiamo che la bilancia commerciale è una componente positiva del prodotto interno lordo di un Paese)

8) Bye-bye “mini ripresa”, almeno per l’Italia

Improvvisamente la crisi tra Ucraina e Russia sembra molto meno distante di quanto la TV voglia farci credere, non è vero ?