Fallito miseramente il progetto di “Rivoluzione Civile” alle ultime elezioni, Antonio Ingroia andrà a dirigere la riscossione delle tasse nell’azienda partecipata della Regione Sicilia
Le notizie di una trattativa fra l’ex pm Antonio Ingroia ed il Governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta era già circolate qualche giorno fa, ma oggi si ha l’ufficialità: Ingroia ha accettato di diregere l’ex Serit, la società di riscossione tributaria partecipata della Regione Sicilia.
L’azienda infatti è controllata per il 90% dalla regione e per il 10% da Equitalia, ed è stata al centro di forti critiche da parte di Crocetta a causa di “sprechi e buchi di bilancio difficili da giustificare”, per usare le parole del Governatore.
Ora, per carità, Crocetta ha tutto il diritto di assumere Ingroia per un incarico del genere, ma perchè in Italia ogni volta che qualcuno viene trombato alle elezioni deve essere salvato da qualche amico ?
Sì perchè Crocetta non si fa nessun problema a dire che Ingroia avrà un ruolo politico all’interno della Regione: “Con Ingroia c’è anche un dialogo politico, dato che mi piacerebbe portare nel mio movimento, Il Megafono, quell’area di sinistra che si è riconosciuta in lui alle ultime politiche”, Ingroia ha risposto agli elogi: ““Ho ritenuto più opportuno accertare l’incarico di Crocetta, dato che come anticipato dal presidente la società versa in una situazione di opacità. E tra l’ altro la gestione delle imposte e la lotta alla corruzione si pongono in continuità con la mia battaglia politica”
Non voglio esprimere un giudizio politico su Ingroia (che, “stranamente”, non ha avuto un gran successo alle elezioni dichiarando “Il redditometro è poca cosa rispetto a quello che vorrei io”, alla faccia della lungimiranza politica in campagna elettorale), ma un paese democratico dovrebbe tenere conto del risultato delle elezioni politiche, i politici che escono dalla porta principale e rientrano dalla porta sul retro saranno sempre un problema della nostra democrazia.
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