Dopo 22 settimane, è finita la fuga di capitali dai mercati emergenti

borsa mercato

Sono stati mesi veramente duri per i mercati emergenti, dal giorno dell’annuncio del tapering da parte di Ben Bernanke avevamo assistito ad una vera e propria carneficina finanziaria, ma ora la situazione sta tornando tranquilla

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Probabilmente può far comodo una rispolveratina di quanto successo negli ultimi mesi:

- giugno 2013: Ben Bernanke comincia a parlare di “tapering” al Mondo; tutte le borse mondiali scendono per giorni, ma la situazione più grave è nei mercati emergenti dove la fuga di capitali mette a rischio recessione una serie di economie in forte crescita

- dicembre 2013: dopo mesi di tentennamenti, Bernanke fa partire il tapering della Federal Reserve, chi tra settembre e novembre ha sperato nel QE infinito torna a vendere tutti i suoi asset piazzati nei mercati emergenti, si innesca così una seconda fuga di capitali

- primo trimestre 2014: le preoccupazione per l’economia cinese e le tensioni tra Russia e Ucraina rafforzano il trend negativo per i mercati emergenti

Il risultato, in termini di movimento di capitali, è riassumibile così:

em fund flows

Da quel dicembre 2013 (anzi, in realtà già dalla fine di ottobre, quando il tapering sembrava ormai essere imminente) abbiamo visto una fuga di capitali spaventosa dai mercati emergenti.
La notizia è che dopo 22 settimane da incubo, la settimana scorsa è stata la prima positiva per i mercati emergenti, nel senso che il saldo tra capitali in entrata e capitali in uscita è tornato ad essere positivo.
È l’indizio di una rotazione nei mercati finanziari ? Forse, ma francamente abbiamo pochi motivi (almeno tra gli indicatori macro fondamentali) per credere che questa situazione duri, staremo a vedere.

 

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