Il FMI ha tagliato le stime di crescita del PIL Tedesco per il 2013

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Pesante il taglio che il Fondo Monetario Internazionale ha dato alle stime di crescita del Pil della Germania per questo anno, si è passati da un +0,6% ad un +0,3%

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Stiamo molto attenti, le previsioni del FMI si sono spesso dimostrate più ottimistiche dei risultati finali effettivi, vediamo come riporta la notizia Newsfinanza.com:

Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime sulla crescita del Pil della Germania nel 2013 da +0,6% a +0,3%. Lo rende noto l’istituto per il quale l’abbassamento delle previsioni è dovuto all’incertezza dell’Eurozona che sta colpendo l’economia del Paese teutonico. Per il 2014, il Fondo si aspetta un Pil in aumento dell’1,3% circa rispetto alla precedente previsione di +1,5%

Sono bastati dunque 5 mesi per far abbassare le stime di crescita di un buon 0,3%, il 2013 ha ancora 7 mesi, questo ci dice che non è impossibile che Berlino arrivi alla soglia della crescita nulla, o addirittura in recessione, entro la fine dell’anno. Stiamo cauti e teniamo gli occhi aperti, sarebbe una notizia davvero clamorosa.
Teniamo d’occhio anche quanto si dice per il 2014, quello che per la Troika sarà l’anno della ripresa economica.

Notate anche la motivazione che il FMI fornisce in allegato al taglio delle stime: l’incertezza nell’Eurozona. Come noto, l’incertezza economica per il futuro porta ad un aumento dei risparmi nel presente, quindi ad una contrazione del consumo. Chi dice quindi che la Germania è in difficoltà soltanto per la crisi dell’export si sbaglia, si tratta, anche qui come ormai ovunque nel Vecchio Continente, di una crisi guidata dalla domanda interna, che la Germania sta pagando nonostante abbia un’economia stratosfericamente più efficiente di quella degli altri Paesi dell’Eurozona.

 

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