Intervista a Justin Hartfield, il primo imprenditore Americano di marijuana

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Traduciamo un interessante articolo tratto da Business Insider: una svolta storica per gli Stati Uniti, il business della marijuana promette di essere molto redditizio

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L’imminente legalizzazione della marijuana ha creato un’industria legale completamente nuova attorno alla droga.

Fino a poco tempo fa, il business di marijuana era materiale riservato solo per il mercato nero, gestito da trafficanti di droga e da gang.

Tuttavia, con l’avviamento di sempre più stati verso la legalizzazione o la depenalizzazione della marijuana, alcune imprese legali sono nate con lo scopo di approfittare della droga.

Per scoprire di più sulla crescente industria di marijuana, abbiamo intervistato Justin Hartfield, l’imprenditore fondatore di weedmaps.com, un grande sito che attira 50.000 visitatori unici al giorno, e genera 1,5 milioni di dollari solo in tasse di iscrizione ogni mese, secondo i documenti messi in giro dalla compagnia.

Abbiamo parlato con Hartfield dello stato attuale del business, del futuro della cannabis in America e del potenziale non realizzato di un’industria di marijuana negli USA.

Business Insider: Allora, che cos’è WeedMaps ?

Justin Hartfield: Sono stato un paziente a inizio 2008 ed io e i miei amici volevamo sapere dove fossero situati i fornitori di erba. Non c’era nessun modo per rintracciarli, per conoscere i loro orari, o anche solo per sapere quali erano i loro articoli.

WeedMaps è un sito per rintracciare fornitori di marijuana per scopi medici. È stato fondato nel 2008 e aiutiamo i pazienti a mettersi in contatto tra di loro per confrontarsi su diversi “menu” di prodotti e range di prezzi dei loro fornitori preferiti.

Sono già stato nel business online. Avevo una compagnia di consulenza internet, e ho realizzato il sito solo per divertimento. Avevo un nome molto attraente come “WeedMaps” [“mappe dell’erba”] e ha semplicemente iniziato a decollare molto di più di quanto non avesse fatto la mia società di consulenza. Quindi alla fine ho mollato la consulenza ed ho mi sono buttato su WeedMaps a tempo pieno.

BI: Com’è essere un imprenditore di marijuana ?

JH: È molto divertente, specialmente quando devo dire alla gente cosa faccio nella vita.

Sono in una situazione un po’ diversa da quella che ha la maggior parte delle persone all’interno del business della marijuana perchè sono “dentro” solo in modo parziale. In realtà non tocco io la roba. Io ho almeno un livello di separazione, quindi posso essere un po’ più libero e aperto dicendo esattamente quello che faccio, e questa è una cosa che le persone che vendono marijuana non possono sempre fare.

BI: Quindi è tutto legale ?

JH: È assolutamente legale. Come ? Per il primo emendamento.

BI: Come risultato del tuo business, ora sei in una posizione di vertice in una serie di gruppi, compreso il NORML [Organizzazione Nazionale per le Riforme delle Leggi sulla Marijuana]. Dicci qualcosa in più sul tuo lavoro di sostegno a questi gruppi.

JH: Sono anche nel consiglio di amministrazione del “Marijuana Policy Project” e della “Associazione Nazionale dell’Industria della Cannabis”, quindi sono molto preso da quest’attività. Quello che faccio però non l’ho ancora capito esattamente.

Sono sempre stato molto interessato nel porre fine alla guerra alla droga. È qualcosa che ho sempre considerato sbagliato su una serie di diversi livelli. Porre fine alla proibizione della marijuana sarebbe una cosa molto sensata. Penso che organizzazioni come la NORML e la MPP stiano facendo un lavoro strepitoso cambiando non solo la percezione culturale, ma anche le leggi; è quello che abbiamo visto in Colorado e nello stato di Washington a Novembre.

BI: A Novembre, lo stato di Washington ed il Colorado hanno legalizzato la marijuana. Come ha cambiato questo le prospettive per la marijuana legale negli USA ?

JH: Penso che cambi tutto. Dal punto di vista monetario non c’è stato nessun impatto per ora, ma ovviamente le leggi hanno ancora bisogno di essere implementate; e lo saranno nel Gennaio 2014.

Articolo tratto da Businees Insider

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