Italia: cala l’inflazione, sale il cambio Euro/Dollaro, e Draghi che fa ?

Mario Draghi

Andiamo avanti così, non tagliare i tassi di interesse la settimana scorsa sembra ora una delle scelte peggiori possibili che si potessero prendere

Mario Draghi

E sì che noi l’avevamo detto, quanto tempo dovremo aspettare per vedere un intervento serio della BCE ?

Certo, non sto chiedendo un intervento stile Bank of Japan, ma caspita, un qualunque studente di Economia saprebbe cosa fare in questo momento: l’Euro è troppo forte per la terza economia dell’eurozona, e lo sta diventando anche per la seconda (la Francia), per quanto tempo la Germania deciderà di imporre la sua rigidità (ammirabile ma inconciliabile con il resto del Mondo) ad altri Paesi più “normali” ?

L’inflazione di febbraio è passata dall’1,9% di Gennaio all’1,6%, e la cosa più bella è che i media festeggiano (sapete come funziona per gli ignoranti in tema di economia: se i prezzi vanno giù siamo tutti più felici). Lo ricordo: un’inflazione decrescente (anche detta disinflazione) segnala un momento di forte rallentamento dell’economia, ed è tipicamente legata ad un rafforzamento della valuta di corso legale (l’euro, nel nostro caso).

Il banchiere centrale (come si legge in un qualunque testo di macroeconomia) normalmente abbassa i tassi di interesse quando l’andamento dei prezzi e del cambio si presentano in questo modo, ma nel magico mondo del board della BCE, l’economia diventa una cosa strana ed informe.

Certo, trovandoci noi in una trappola della liquidità (ne parleremo su “Capire l’economia” ad un certo punto), il taglio dei tassi di interesse non serve a molto, ma meglio poco che niente !

L’obiettivo di Draghi ora è salvare l’euro, e, in effetti, ci sta riuscendo. Ma che senso ha salvare una valuta e ridurre dei popoli alla miseria ? L’economia dev’essere al servizio dell’uomo, non il contrario.

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