Le Elezioni Europee e la paura dei mercati

Grillo

Grillo, Le Pen e Tsipras: tre posizioni politiche teoricamente molto distanti hanno la forza di avere lo stesso identico effetto sui mercati finanziari europei, la paura non ha colore politico

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(ripubblicazione articolo del 22 maggio 2014)

Nelle previsioni di inizio anno di Sokratis noi vi avevamo detto che, per i mercati finanziari europei, tutto sarebbe andato liscio fino alla fine del mese di Maggio.

Ora ci siamo: quello che succederà Domenica 25 Maggio potrà rappresentare il “giorno X” dell’Euro, e, a quanto pare, i mercati se ne sono resi conto improvvisamente questa settimana:

In tutto questo, qualche commentatore ci spiega che l’Italia è malgovernata o che la vicenda corruzione nei lavori dell’EXPO sta pesando.
Cavolate, solo cavolate. Nel caso in cui Domenica (o meglio, Lunedì, visto che i seggi in Italia chiuderanno molto tardi, alle 23) i risultati delle elezioni dovessero mostrare sì un boom degli euroscettici (come prevedibile), ma comunque una vittoria netta di uno dei due partiti principali che si scontreranno (Partito Popolare Europeo per la Destra e Partito Socialista Europeo per la Sinistra) potrebbe avere un effetto-tranquillante sui mercati azionari e, soprattutto, obbligazionari.

Fateci fare però una considerazione.
In Italia si dice che se vincerà Grillo lo spread esploderà come nel 2011, o forse anche peggio.
Ma possibile che i mercati guardino a un comico e non a quanto le nostre banche facciano schifo ?

 

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