L’oro è diventato un “asset spazzatura” ?

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Su Intermarket&More” ci si chiede se, da qualche mese, l’oro non sia ormai diventato un “junk asset”, uno di quelli da cui ogni investitore dovrebbe tenersi alla larga

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Qualche analista coraggioso sosteneva, a inizio 2013, che l’oro sarebbe sceso in modo deciso fino ad arrivare a quota 1.300.

In tanti non considerarono invece possibile questa eventualità, in quanto tutti si aspettavano un ritorno dell’inflazione, ma che dico, qualcuno profetizzava proprio un’esplosione dell’iperinflazione.

Queste teorie (provenienti per lo più da una lettura superficiale della già imperfetta teoria monetarista) si sono rivelate completamente false. Ma perchè è successo questo ?
Tutto deriva da una semplicissima verità: in molti non hanno proprio la minima idea di come funzioni il fenomeno dell’inflazione.

Se siete tra quelli che si aspettavano l’iperinflazione, non disperate: tantissimi economisti (con lauree, dottorati e master accademici) la pensavano esattamente come voi. Capire dove si sbaglia, però, è sempre una cosa saggia. L’errore sta nella sopravvalutazione delle aspettative, l’economia risulta essere troppo instabile a livello mondiale (ogni giorno si trovano nuove bolle speculative nel mercato), e questo fa sì che, come vi avevamo già spiegato, nessuno si aspetti un’imminente crescita economica.

Ci tengo a ripetermi per l’ennesima volta, ma è un concetto fondamentale dell’economia: l’inflazione non è una variabile “artificiale”, l’equazione che dice “più moneta = più inflazione” si è rivelata essere una semplificazione banale di un fenomeno ben più complesso. L’inflazione non aumenta se il banchiere centrale immette liquidità nel sistema, l’inflazione aumenta se il sig.Rossi ed il sig. Bianchi (e come loro tanti altri) si aspettano che, domani, i prezzi cresceranno.

Quale prova migliore del fallimento delle teorie monetariste più strette possiamo trovare sul mercato del grafico seguente ?

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