Paul Krugman: ecco perchè la Francia è diversa dai PIIGS

hollande rajoy

Con il declassamento da parte di S&P è tornato di moda pronosticare improbabili default di Parigi, Paul Krugman ci spiega in questo articolo perchè la Francia non è la Spagna

hollande rajoy

Un po’ di persone hanno posto una domanda abbastanza legittima, seppure l’abbiano fatto in un tono abbastanza belligerante: come posso dire che l’economia Francese non versa in condizioni così pietose, quando ho invece descritto il grosso problema dell’Euro ?

La risposta si trova nella natura del problema dell’Euro: la Francia non è la Spagna.

Quello che è successo quando l’Euro è stato creato è stata una fuga di capitali dal centro dell’Eurozona, specialmente dalla Germania, verso la periferia, specialmente la Spagna. La controparte di questo movimento è stato il verificarsi di enormi surplus di conto corrente nel centro e di enormi deficit nella periferia. Il problema ora è che correggere questi squilibri è molto difficile da fare a causa della moneta unica. Ecco la solita immagine che pubblico – ma stavolta ho aggiunto la Francia:

La Francia, che non ha avuto una grande ed ingiustificata spinta di fiducia dall’Euro, non ha partecipato a questo processo – non si è trasformata nè in un grande creditore, nè in un grande debitore. Per questo motivo la Francia non ha il problema dell’aggiustamento periferico.

Potete dare un’occhiata anche all’inflazione:

Il primo decennio dell’Euro ha prodotto una forte sopravvalutazione della Spagna, mentre la Germania è stata sottovalutata. La Francia si è collocata nel mezzo, quindi non c’è stata nessuna grande notizia in nessuno dei due sensi.

Per usare il gergo economico, l’Eurozona ha sofferto shock molto asimmetrici – ma la Francia, che ha seguito più o meno la media Europea, non è stata soggetta a questi shock.

Quindi, me lo chiedo ancora, perchè c’è stato il downgrade ?

Tra il 2011 e il 2012 i mercati hanno aggredito la Francia per un po’ di tempo. Ma questa fu soltanto un problema di liquidità, non di solvibilità, e il problema è sparito quando la BCE ha fatto sapere che avrebbe svolto il suo ruolo di prestatore di ultima istanza:

Spread between French and German 10-year bond yields.

Oh e questo è stato lo spaventoso impatto del downgrade sul decennale Francese:

Ben sette punti base !

Quindi ripeto quanto ho già affermato: S&P non stava davvero considerando il rischio di default della Francia, stava soltanto bacchettando i Francesi per non aver distrutto a sufficienza il proprio welfare come aveva promesso.

 

Articolo tratto dal “New York Times”

 

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