E ancora una volta, il rublo russo ha seguito l’andamento del petrolio nella discesa vista negli ultimi 15 giorni. Mosca deve capire che un’economia senza differenziazione è un’economia senza futuro
Con questo post aggiorniamo la nostra visione sull’economia russa e, in particolare, sull’eccessiva dipendenza di questa dal petrolio.
Per maggiori informazioni, vi rimandiamo a questo post o a questo oppure a quest’altro.
Aggiorniamo la raccolta di post sul tema con questo grafico:
L’ultimo tonfo del prezzo del petrolio si è trascinato dietro anche un crollo del rublo.
A parte qualche lieve differenza, la correlazione tra la linea bianca e quella gialla nel grafico è spaventosamente elevata.
Ogni piccolo investitore dovrebbe conoscere il principio della “differenziazione delle risorse“. Non è mai consigliato, infatti, investire tutto il proprio capitale su un solo asset, ma è più saggio ripartire il denaro su una serie di investimenti.
Maggiore sarà il livello di differenziazione nel portafoglio dell’investitore, minori saranno le probabilità di registrare perdite stratosferiche in poco tempo.
Ora, queste cose l’investitore medio dovrebbe saperle e spesso le sa, cosa succede quando un paese invece ignora uno dei principi fondamentali dell’economia finanziaria ?
Lo ripetiamo da mesi, non capiamo con che coraggio alcuni personaggi della scena politica italiana (e non) possano affermare che Vladimir Putin sia un esempio da seguire per il governo di un paese.
Pensate un po’ come stiamo messi.
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