Con il Nasdaq che ha toccato i 5.000 punti della bolla dot-com, è lecito domandarsi che cosa sia cambiato tra il 2015 ed il 2000, ecco perché “stavolta è diverso” (per davvero)
Fate un calcolo del P/E delle principali società quotate al Nasdaq e capirete che, effettivamente, il mercato risulta essere un tantino sopravvalutato.
Con il Nasdaq a 5000 punti (ricorda qualcosa ? Se non vi si accende una lampadina nella testa fate click qui), è lecito domandarsi se vi siano differenze tra quello che stiamo vedendo in borsa oggi e quello che abbiamo visto negli anni della bolla dot-com.
C’è una differenza fondamentale, in effetti:
Non siamo in una fase di investimento irrazionale, il 90% delle società quotate nel settore tech hanno margini operativi positivi, mentre, negli anni della bolla, abbiamo toccato un minimo a 50%.
Detto questo, aspettiamoci una correzione al ribasso del mercato azionario americano per una “normalizzazione” dei P/E (che, oltre a quota 20, anche in un settore così promettente, ci lasciano davvero perplessi), ma attenzione: da qui a dire che il settore tech è in bolla, ce ne passa.
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