Facendo qualche calcolo, il risultato è davvero molto deprimente. Nel caso siate molto suscettibili vi consigliamo di non leggere questo articolo
Mentre la disoccupazione continua a salire senza sosta e i nostri politici sparano previsioni economiche a casaccio, noi cerchiamo di fare chiarezza su quelle che sono per l’Italia le reali possibilità di tornare in una situazione di crescita “accettabile”.
Partiamo da un punto fondamentale: Saccomanni è convintissimo che la crescita inizierà subito e sarà ben sostenuta negli anni.
Il Ministro dell’Economia si sbaglia e, mentre sul primo punto si può discutere, il secondo è veramente ridicolo.
Come mostra l’indice PMI manifatturiero, il PIL Italiano potrebbe avere presto un trimestre positivo:
Confrontando infatti questo indice con l’andamento del PIL trimestrale i motivi per avere un po’ di ottimismo ci sono:
Vi faccio però notare che l’indice PMI (che è positivo se è maggiore a 50 punti) si trova attualmente sotto i 51 punti, ciò significa che la ripresa che vedremo (SE la vedremo) sarà una cosa molto debole, una scintilla rispetto all’esplosione di cui avremmo bisogno.
Il primo punto è quindi discutibile, ma dire che la crescita del PIL nei prossimi anni sarà ben sostenuta è una menzogna di proporzioni macroscopiche. Non si capisce qui se il nostro Ministro menta apposta oppure sia realmente convinto di quanto afferma, ma è ridicolo attendersi una crescita dell’1,1% nel 2014 (fonte).
La ragione su cui il duo Letta-Saccomanni insiste per giustificare una tale crescita è il ritorno della fiducia nel nostro Paese. Ma il distacco dei nostri politici dalla realtà è davvero così evidente o siamo noi che esageriamo ?
Ecco la fiducia delle famiglie:
Ed ecco quella delle imprese:
La domanda che ci sorge spontanea è ma chi li vota questi ? Per poi ricordarci che, effettivamente, Saccomanni non l’ha mai votato nessuno.
Dimenticate queste previsioni (o meglio, ricordatevene solo quando andrete a votare la prossima volta) e date un’occhiata alle previsioni del gruppo Citibank per quanto riguarda il nostro Paese (si parla di variazioni annue di PIL reale):
- 2013: -1.7%
- 2014: 0.1%
- 2015: 0.0%
- 2016: 0.2%
- 2017: 0.6%
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