Capire l’economia – Lezione 5: Come si muove un mercato ?

Ukrainian WBC World Champion Vitali Klit

Definiti i due lati del mercato, è ora di capire come questi interagiscono nel tempo, sfruttiamo un facile esempio sportivo

Ukrainian WBC World Champion Vitali Klit

Prima di avviarci in questa lezione, vi consiglio caldamente un breve ripasso della lezione sull’offerta e di quella sulla domanda.

Bene, ora cominciamo.

Un mercato è paragonabile ad un match di boxe: “Nell’angolo a destra troviamo i consumatori, nell’angolo a sinistra le imprese”, ma cosa succede quando suona la campana e il match inizia ?

“Nell’angolo a destra troviamo i consumatori…” ovvero la domanda, che possiamo disegnare semplicemente così:

Ricordiamo, all’aumentare del prezzo, diminuisce la quantità che i consumatori sono disposti ad acquistare di un bene (abbastanza banale come concetto, no ?), quindi tra prezzo e quantità si dice che c’è una relazione inversa, è esattamente quello che ci dice il grafico riportato sopra.

“…nell’angolo a sinistra le imprese” ovvero l’offerta, che rappresentiamo in modo altrettanto semplice così:

Ricordiamo, all’aumentare del prezzo di un bene aumenterà la possibilità delle imprese di avere buoni introiti, quindi più imprese desiderano entrare nel mercato: tra la quantità prodotta e il prezzo di vendita c’è dunque una relazione diretta.

“Suona la campana, il match ha inizio !”
Con un piccolissimo sforzo di fantasia, uniamo i due grafici:

Vedete ? C’è un punto in cui domanda e offerta si incontrano perfettamente (prima o poi i due pugili si dovranno toccare durante il match !); bene, questo punto è fondamentale in economia e possiamo chiamarlo, genericamente, punto di equilibrio. Il punto di equilibrio mi dà due informazioni importanti sul mercato che sto analizzando:

1)    Mi dice qual è il prezzo di mercato di un bene

2)    Mi dice qual è la quantità venduta di questo bene

 

Avete mai visto un match di boxe ? Saprete probabilmente che i pugili non stanno mai fermi, si muovono in continuazione sul ring per tentare di sorprendere o confondere l’avversario. È un po’ quello che succede anche nel mercato, vediamo alcune “mosse tipiche”

A)   Cosa succede se, improvvisamente, diventiamo tutti più ricchi ?

Immaginiamo di diventare tutti, in media, più ricchi dell’anno scorso. Una delle regole fondamentali dell’economia è, banalmente, che chi ha di più spende di più (certo, non è una regola che si addice a chiunque, ma normalmente è così che funziona); questo si traduce graficamente in:

Se aumenta il reddito, la curva di domanda (D) si sposta a destra. Cos’è cambiato ? Come abbiamo detto, chi ha di più spende di più: la quantità acquistata è cresciuta, e così anche il prezzo.
Ma perché il prezzo è aumentato ?
È aumentato perché ci sono più persone disposte a comprare quel bene, è normale che il venditore sia tentato dall’idea di alzare leggermente i prezzi.

B)   Cosa succede se, improvvisamente, diventiamo tutti più poveri ?

Come prevedibile, accade esattamente l’opposto. La curva di domanda (D) si sposta verso sinistra, e questo ci porta, purtroppo, a stringere la cinghia spendendo meno.
Diminuisce così la quantità venduta di un bene, ma anche il prezzo scende !
Come mai il prezzo scende ?
Se avete capito il meccanismo dovreste saperlo, non c’è niente di matematicamente astruso: se la gente compra di meno un bene, il prezzo di quel bene scenderà, perché il venditore vorrà cercare di vendere comunque la sua merce (è meglio un guadagno più basso piuttosto che un guadagno nullo, no ?)

C)   Cosa succede se la gente decide di comprare di più ?

Riprendiamo il caso A: siamo tutti più ricchi, compriamo di più e i venditori se ne approfittano alzando i prezzi, tutto normale.
Ma noi siamo sempre sul nostro ring con i nostri due pugili, il pugile-consumatore ha fatto la sua mossa, come risponde il pugile-impresa ?

Ragioniamo: abbiamo un mercato in espansione che riesce ad attrarre sempre più consumatori, è ovvio, come abbiamo già chiarito, che altre imprese vorranno entrare in questo mercato !

Certo, le imprese già presenti sul mercato non saranno contente di vedere nuovi concorrenti pronti a mettersi i bastoni fra le ruote a vicenda, ma è il mercato, bellezza.

Questo è quello che succede quando aumentano le imprese presenti in un mercato:

La curva di domanda si era già spostata da prima, ora è la curva di offerta (S – dall’inglese “supply” che sta per offerta) che si sposta a destra con l’arrivo delle nuove imprese.

Cosa succede nel mercato ? La quantità venduta di un bene rimane la stessa (poiché sono i consumatori a decidere quanto consumare, a prescindere dal numero di imprese presenti sul mercato), ma il prezzo scende ! Sì perché, con molte imprese disposte a vendere uno stesso bene, è difficile che una di loro decida di imporre prezzi più alti rispetto alla concorrenza: qui vale la regola generale “più un mercato è concentrato (cioè pieno di venditori), più sarà aspra la concorrenza tra i venditori”, scatteranno “guerre di prezzo” al ribasso, dove chi avrà il rapporto qualità/prezzo migliore riuscirà a spuntarla sugli altri concorrenti.
Certo, nella realtà le imprese tendono a evitare questa guerra suicida, ma è bene sapere che ci sono molti settori in cui questo avviene regolarmente (pensate alla facilità con cui McDonald’s ha eliminato quasi del tutto le altre catene di fast food e ristorazione)

D)   Cosa succede se la gente decide di comprare di meno ?

Esattamente l’opposto: un settore che va male (come nel caso B in cui siamo tutti più poveri e consumiamo di meno) non è attraente per altre aziende.
Anzi, se crollano le vendite, alcune imprese potrebbero perfino fallire o, comunque, decidere di abbandonare il settore in difficoltà.
Graficamente, dopo che la curva di domanda si era spostata a sinistra nel caso B, la curva di offerta la seguirà, spostandosi anch’essa a sinistra.
Il risultato sarà un’uguale quantità venduta (lo ripeto, sono i consumatori a decidere quanto comprare, non le imprese a decidere quanto vendere) e un prezzo leggermente maggiore. Come mai il prezzo aumenta ? Semplice, rimangono poche aziende nel settore, e la concorrenza si fa molto più debole di prima; dunque i vincoli di prezzo per ogni azienda sono certamente meno stringenti.

 

Ancora una volta, ho volutamente escluso la matematica, è meglio che vi concentriate nel capire bene le dinamiche del match di boxe che vi ho appena descritto, poi quando metteremo i numeri sarà tutto abbastanza automatico, fidatevi.

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