Il tasso di disoccupazione è un dato economico spesso sopravvalutato vista la sua reale (in)capacità di descrivere lo stato di salute di un’economia, una prova di questo potrebbe essere quello che avverrà negli USA a Gennaio 2014
Dovremo aspettare il job report di Febbraio-Marzo per averne la conferma, ma gli economisti sono inclini a pensare che a Gennaio il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti scenderà nettamente.
Improvvisamente andrà tutto bene per l’economia Americana ? Esploderà il numero di occupati e l’economia tornerà a correre ? No, la ragione per cui questo dovrebbe accadere è, purtroppo, un semplice tecnicismo economico.
Come vi abbiamo spiegato in una delle nostre lezioni di “Capire l’Economia” (potete vedere la lezione qui), il tasso di disoccupazione, per come è calcolato, prende in considerazione solo coloro i quali stanno cercando lavoro, ma non riescono a trovarlo.
Chiunque non sia in ricerca di un posto di lavoro è, per la statistica, un “non occupato”, e viene considerato “fuori dalla forza lavoro” (questa è la ragione principale per cui ogni dato sul tasso di disoccupazione andrebbe preso con molta cautela).
Detto questo, a meno che il Congresso non cambi idea repentinamente, il 28 Dicembre 2013 avremo la scadenza del programma EUC, vale a dire una maxi-proroga dei sussidi di disoccupazione per tutti gli Americani i cui Stati hanno aderito al piano di Washington. In pratica, con l’esplosione del numero dei disoccupati, il Congresso (su spinta della Casa Bianca) aveva concesso agli Stati che ne avessero fatto richiesta di prorogare il periodo di distribuzione di sussidi di disoccupazione per ogni disoccupato dalle normali 26 settimane alle 99 settimane (questo fu fatto, in particolare, per tenere in piedi il settore delle assicurazioni sanitarie private, l’Obamacare non era ancora stato avviato).
L’interruzione dell’EUC porterà a due effetti:
- molti Americani accetteranno offerte di lavoro che, con il sussidio, potevano permettersi di rifiutare
- la restante minoranza non troverà lavoro o, addirittura, smetterà di cercarlo (uscendo quindi dalla forza lavoro)
Il primo effetto porterà ad una crescita dell’occupazione, ma l’effetto a cui gli economisti guardano di più è il secondo. Se la forza lavoro si ridurrà, allora scenderà anche il tasso di partecipazione al lavoro, l’effetto finale sarà quindi una decisa riduzione del tasso di disoccupazione (questo è il “tecnicismo” a cui ci riferiamo nel titolo).
Effettivamente, il North Carolina ha rinunciato all’EUC in anticipo (Luglio 2013), e gli effetti sul tasso di disoccupazione si sono visti immediatamente:
La disoccupazione è passata in poco tempo dal 9% all’8%, mica male.
Ma questo è solo uno dei tanti Stati Americani, gli economisti hanno stimato una riduzione della disoccupazione dal 7% al 6,8% nel solo mese di Gennaio. Vi sembra poco ? Sappiate che è quanto basta alla Federal Reserve di Janet Yellen per aumentare il passo del tapering, e, se ci seguite da tempo, sapete benissimo che questo potrebbe avere grossi effetti anche per l’Eurozona (attraverso i mercati finanziari).
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